Oggi ci occuperemo principalmente di Clipeologia, ovvero dello studio di opere d’arte antiche in cui sono state rinvenute testimonianze di ufo.
In particolar modo ritroviamo tracce di dischi volanti ed esseri luminosi nelle pitture religiose del rinascimento.
In questa fase andremo ad analizzarne alcune delle più importanti:
Partiamo innanzitutto con l’evento dell’Annunciazione, il termine stesso non fa riferimento alla nascita di Gesù, come molti pensano, ma alla chiamata di Maria nel regno dei cieli e nel regno della Santià.
Dio infatti chiama a se Maria attraverso con un raggio di luce.
L’episodio non vi ricorda forse un rapimento alieno moderno quando gli addotti vengono risucchiati nelle loro astronavi tramite un fascio di luce proveniente da esse?
L’Annunciazione dipinta nel 1486 da Carlo Crivelli (ora esposta alla National Gallery di Londra) ci mostra uno strano oggetto discoidale nel cielo attorniato da un alone luminoso che emana un fascio di luce verso la Madonna.
Gli scettici dicono che l’alone rappresenta lo spirito Santo e gli angeli nel cielo.
L’Annunciazione di Piero della Francesca invece, datato intorno al 1452-1458, facente parte delle Storie della Vera Croce nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo, ci mostra Dio che è seduto sopra ad una nuvola discoidale e invia un fascio luminoso alla Vergine Maria.
Nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Spello, troviamo il dipinto La Natività di Bernardino di Betto (detto il Pinturicchio) dipinta nel ‘500.
Nel dipinto, in alto a sinistra si vedono due oggetti discoidali nel cielo che assistono alla nascita di Gesù.
Si suppone che possano rappresentare la stella cometa e il sole ma un’attenta analisi, con dovuti ingrandimenti dell’immagine, si vede nettamente una sfera di colore grigio e aspetto metallico che emana raggi di luce in un bagliore accecante.
In particolare questi raggi sono emessi dalla parte inferiore dell’oggetto, sulla parte superiore invece riflette la luce del giorno sulla sua superficie metallica, proprio come se fosse un’astronave.
Nella Madonna con Gesù Bambino e San Giovannino di Jacopo del Sellaio realizzato nel 1450 (ora esposto nella Sala di Ercole presso i Musei di Palazzo Vecchio a Firenze) alle spalle della Madonna, nella parte superiore del quadro, vediamo un oggetto discoidale circondato da un alone di luce, osservato da un pastore e dal suo cane.
Alla sinistra dalla figura della Madonna invece si vedono lampi nel cielo.
Anche qui si presume che l’oggetto discoidale sia l’angelo, figura ricorrente della natività.
Nella Madonna col bambino di Carlo Crivelli, esposto alla Pinacoteca civica di Ancona, vediamo sullo sfondo del dipinto oggetti simili a missili e aerei moderni nel cielo. Per questo dipinto rimane in dubbio se sono stati effettivamente dipinti oggetti nel cielo oppure sono solo scorci dei campanili del paesaggio in lontananza.
Nel Battesimo di Cristo di Aert de Gelder esposto al Fitzwilliam Museum di Cambridge possiamo chiaramente vedere un oggetto simile ad un disco volante con 4 raggi che raggiungono Battista e Cristo.
Sull’oggetto vediamo raffigurata una colomba, simbolo dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo in forma di colomba è spesso raffigurato nei quadri all'interno di un cerchio luminoso dal quale partono i raggi che simboleggiano la Grazia divina.
Nei vangeli la scena del battesimo è descritta in questo modo, sempre unita all’intervento divino:
«E, uscendo dall`acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto" » (Mc, 1,10) «Appena battezzato Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il mio figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.» (Mt. 3,16) «Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu un voce dal cielo: Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto.» (Lc. 3,21) «Ho visto lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.» (Gv. 1,33)
Un fatto interessante per i sostenitori della teoria degli antichi astronauti è l’episodio della Trasfigurazione descritto nei tre Vangeli Sinodici (Vangelo secondo Marco 9,2-8, Vangelo secondo Matteo 17,1-8, Vangelo secondo Luca 9,28-36):
Secondo questi testi Gesù, dopo essersi appartato con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, cambiò aspetto mostrandosi ai tre discepoli con uno straordinario splendore della persona e una stupefacente bianchezza delle vesti. In questo contesto l'apparizione di Mosè ed Elia che conversano con Gesù e una voce da una nube che dichiara la figliolanza divina di Gesù.
Se guardiamo vari dipinti attinenti all’episodio sembra proprio che Gesù sia avvolto da un’aurea di luce fortissima, forse un’astronave aliena? Forse era esso stesso un alieno?
Nel dipinto Tebaide di Paolo Uccello, conservata a Firenze, nella Galleria dell'Accademia, si osserva, sotto al Cristo crocifisso un oggetto discoidale rosso con una scia di movimento accanto.
Molti sostengono che esso sia il cappello del Cardinale S.Girolamo, il cappello rosso infatti era il simbolo per rappresentare questo personaggio, ma come mai questo cappello è mostrato in movimento?
Nel dipinto Crocifissione nel Monastero di Visoki Decani, Kosovo, dipinta nei primi decenni del XIV secolo, alla destra e alla sinistra del crocefisso vediamo due entità dentro ad astronavi.
Chi dice che esse siano il sole e la luna però sembra proprio che esse siano macchine azionabili da esseri viventi.
Nel dipinto Fondazione della Chiesa di Santa maggiore a Roma di Masolino da Panicale, esposto a Capodimonte, a Napoli, sono raffigurati personaggi che guardano all’insù, verso una presunta flottiglia d’astronavi, sopra ad una di esse si trova Gesù e la Madonna.
Questo dipinto rappresenta probabilmente la nevicata miracolosa che si verificò a Roma il 5 agosto del 352 d.C.
Il fatto misterioso fu associato ad un miracolo della Madonna la quale stava segnalando, attraverso la neve, il perimetro per la costruzione dalla chiesa (che oggi viene anche chiamata per questo motivoSanta Maria De Nives).
Come può essere caduta neve in agosto a Roma?
Probabilmente non era neve ma una pioggia di bambagia proveniente dalle astronavi aliene.
La bambagia è una sostanza bianca e appiccicosa e se ne sono trovate le tracce in molti avvistamenti ufo (per esempio anche nell’avvistamento sullo stadio di Firenze nel 1954)
Nel dipinto Glorificazione dell'Eucarestia del Salimbeni Buonaventura (a Montalcino nella chiesa di San Pietro) dipinto dal 156-1613 sono rappresentati Gesù Cristo e Dio Padre seduti su una nuvola che tengono con le mani due antenne di uno strano oggetto a forma di sfera con una protuberanza simile ad un obiettivo (in basso) e una fonte luminosa (in alto al centro).
Il quadro sembra proprio raffigurare lo Sputnik, il primo satellite artificiale terrestre lanciato dall'Unione Sovietica il 4 ottobre 1957.
L’opinione degli scettici è che il globo simboleggia il creato con all’interno il sole e la luna e le due antenne simboleggiano lo scettro del potere tenuto da Gesù e Dio sul mondo.
Ma pensiamo un attimo a tutte queste rappresentazioni religiose e a quello che dicono gli scettici, essi dicono “esso è il simbolo dello Spirito Santo, esso è il simbolo del potere divino, esso è il simbolo dell’annunciazione, …” Ma cosa è per loro tutto questo?
Hanno mai effettivamente loro stessi visto lo Spirito Santo, Il potere Divino o altro del genere? Come possono loro sapere che gli antichi non attribuissero agli atti alieni questi particolari nomi che ora ritroviamo nella nostra religione?
Ci stacchiamo un attimo dai quadri religiosi e andiamo vedere due incisione del 16 sec. che raffigurano due battaglie nei cieli:
La gazzetta ufficiale riporta che il 14 aprile 1561 nel cielo di Norimbera, in Germania, molte persone videro nei cieli una miriade di luci in movimento, con sfere, tubi e croci in movimento che combattevano tra di loro, l’evento durò circa un’ora.
Qui in basso l’incisione su legno di Hans Glaser, fatta dopo l’accaduto, sita a Zurigo presso la collezione Vichiana.
5 anni dopo, il 7 agosto 1566 a Basilea (Svizzera) molte persone assistettero ad una battaglia di sfere nere nel cielo, esse si scontravano diventando rosse per poi svanire, in basso la foto.
Gli scettici logicamente pensano che queste incisioni siano incisioni di episodi di fantascienza, quindi logicamente nulla di vero.
A seguire un video carrellata con altri dipinti che presentano presunti indizi alieni.
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